OPERA FUTURISTA DI UMBERTO BOCCIONI REALIZZATA NEL 1911

 
Partendo da quest'opera d'arte che rappresenta uno scorcio di città  secondo i crismi formali dell'Avanguardia Futurista (gli aspetti dinamici sono predominanti) è possibile, attraverso la mia analisi, giungere alla rappresentazione di un modello tridimensionale . 
Lo spazio rappresentato dall'opera mima una profondità prospettica inesistente; da un punto di vista fisico è tutto egualmente vicino ed egualmente lontano (questo perchè non esistono differenze tonali tra oggetti rappresentati nei primi piani ed oggetti rappresentati nei piani successivi).  
L'opera non mira alla rappresentazione di uno spazio fisico, ma mentale;  è spazio del ricordo, del tempo presente e passato insieme, ecco perchè tutto si  con - fonde (è evidente l'esempio dei volti con i palazzi). 
Il vissuto dell'opera non è quello di una "istantanea" (vissuto della rappresentazione prospettica tradizionale come anche della fotografia) e la sua visione non può essere lineare. 

Il mio tentativo sarà di rendere una rappresentazione fisicamente tridimensionale  di uno spazio che in origine non è nato per essere tale ; naturalmente si giungerà a una simulazione "interpretata" che sarà possibile esplorare in un file WRML. 

Successivamente sono documentati alcuni passaggi di questa analisi: