L'immagine è stata scelta all'interno della produzione personale e inserita perché ritenuta dal sottoscritto particolarmente significativa . 
    Naturalmente, nel  considerarla è importante non perdere di vista la dimensione metaprogettuale dello spazio che essa rappresenta. 
    Essa fa parte di un progetto individuale realizzato all'interno del corso di "disegno industriale e arredamento 2° annualità" relativo alla tematica  :  Coesistenza tra "naturale" e artificiale all'interno di uno spazio costruito . 
    Come si potrà notare, l'analisi ha preso in considerazione meccanismi legati al "Surrealismo" nella concezione di metafore e suggestioni tratte dal mondo naturale e in qualche modo rinaturate in uno spazio artificiale. 

    In realtà, di questi temi si sono occupate intere generazioni di architetti e teorici dell'architettura, ma è interessante vedere come la sensibilità attuale si pone difronte al problema, considerando il fatto che il rapporto con l'ambiente, da un lato, è divenuto sempre più "simbiotico" (l'uomo si è ormai spinto nel  "profondo" dei meccanismi di manipolazione dei ritmi naturali, per esempio nella bioingegneria e nella ricerca di materiali sempre più "biosimili") edall'altro, sempre più conflittuale (in questo caso è inutile ricordare le numerose catastrofi avvenute e purtroppo ancora possibili) . 

    Sottolineo il fatto che nella mia "concezione" è presente una negazione ; 
    l'assenza totale degli arredi (questo perchè si tratta di uno spazio, almeno nelle funzioni,  non più a misura d'uomo) capace di dare allo spazio un aspetto ancora più astratto e metafisico .