LA GINESTRA di Giacomo Leopardi

 

 

Qui su l'arida schiena

Del formidabil monte

Sterminator Vesevo,

La qual null'altro allegra arbor né fiore,

Tuoi cespi solitari intorno spargi,

Odorata ginestra…

  home

…e fur città famose

Che coi torrenti suoi l'altero monte

Dall'ignea bocca fulminando oppresse

Con gli abitanti insieme. Or tutto intorno

Una ruina involve,

Dove tu siedi, o fior gentile, e quasi

I danni altrui commiserando, al cielo

Di dolcissimo odor mandi un profumo,

Che il deserto consola. A queste piagge

Venga colui che d'esaltar con lode

Il nostro stato ha in uso, e vegga quanto

E' il gener nostro in cura

All'amante natura. E la possanza

Qui con giusta misura

Anco estimar potrà dell'uman seme,

Cui la dura nutrice, ov'ei men teme,

Com lieve moto in un momento annulla

In parte, e può con moti

Poco men lievi ancoe subitamente

Annichilare in tutto.

Dipinte in queste rive

Son dell'umana gente

Le magnifiche sorti e progressive.

Qui mira e qui ti specchia,

Secol superbo e sciocco,

Che il cane insino allora

Dal risorto pensiero segnato innati

Abbandonasti, e volti addietro i passi,

Del ritornar ti vanti,

E procedere li chiami.

Al tuo pargoleggiar gl'ingegni tutti,

Di cui lor sorte rea padre ti fece,

Vanno adulando, ancora

Ch'a ludibrio talora

T'abbaian fra se.

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