La prospettiva ci permette , e questo non solo nell`architettura, di vedere le cose da infiniti punti di vista.
L`occhio mobile
Il vedere condiziona ed è condizionato dalla temporalizzazione dello spazio che implica un sentire corporeo, un sentire in generale. C`è una cinestesi evidente che riempie tutto il vedere. Questo corpo che vede è un corpo intuitivo (intuizione che è percezione, memoria, immaginazione): un corpo intuitivo che certamente ha rotto e rompe ognischema statico del vedere e, implicando un sentire corporeo in un vedere attivo, sbocca in un vedere come fare.
Tutti avrete presente quella vedute di città ideale del primo Quattrocento di ispirazione pierfrancescana. qusta città ideale era veramente come una città deserta, non abitata: una geometria congelata, perfetta che rispondeva all`idealismo umanistico del Quattrocento.
La temporalizzazione dello spazio attuale invece è un sentire tutto nuovo ,lo chiameremo un "vedere come fare". Il corpo di questo vedere come fare è una fabbrica di sensi e di significati; è la prassi corporea, l`azione del corpo che entra nel mondo. Ma è un`occhio mobile ed un corpo mobile, quello che entrando nello spazio impara il mondo. Tutta l`arte contemporanea ( cubismo, futurismo ecc.), è la molteplicazione dei "punti di vista". L`occhio mobile istituisce una entrata temporale nello spazio. Tutto allora "diventa", toccato, coinvolto e sconvolto da questa temporalizzazione dello spazio come movimento del corpo che entra nel mondo per riconoscere il mondo, per trasformarlo, viverlo. Bisogna riconoscere l`intrecciarsi di queste stratificazioni che si trova nella temporalizzazione dello spazio e non più nella localizzazione cronotipica dello spazio . Qui i fenomeni di transmorfosi , cioè di movimento delle forme, è un trapassare di famiglie di vissuti in cui ritroviamo la casa dell`infanzia , come la soffitta, o l`angolo dove ci si nascondeva. I "luoghi" diventano così non spazi oggetto ma spazi che vivono dentro di noi; e tanto più diventano vissuti per noi, tanto più nel nascere investono lo spazio di queste temporalità.