La Vita Solitaria

 

Infesto scende

il raggio tuo fra macchie e balze o dentro

a deserti edifici, in su l'acciaro

del pallido ladron ch'a teso orecchio

il fragor delle rote e de' cavalli

da lungi osserva o il calpestio de' piedi

su la tacita via; poscia improvviso

col suon dell'armi e con la rauca voce

e col funereo ceffo il core agghiaccia

al passegger, cui semivivo e nudo

lascia in breve tra' sassi. 

 

INDIETRO    HOME