Questo è il risultato, o meglio, uno dei possibili risultati del lavoro.
TORRE TERZIARIA IN CUI L'IPOTESI PROGETTUALE E' LEGATA AL CONTENUTO DEL PARADIGMA
Dio dona la vita all'uomo e lo inserisce nella natura. L'uomo è libero di decidere la propria strada e in quale "livello" della natura camminare. Può decidere di vivere molto lontano da Dio, oppure molto vicino. A cammino inoltrato l'uomo sente il bisogno di ricordare, di rivivere, con le emozioni, momenti passati della sua vita. Lo fa rivolgendosi alla Luna che lo aiuta a viaggiare nel tempo. L'uomo si rivolge alla Luna anche per comunicare con Dio, parla con la Luna e Dio lo ascolta. La Luna è la luce dell'uomo ed egli vive in funzione di essa. L'uomo però, scopre che la luce della Luna, come il ricordo, è un' illusione, un inganno e così fugge dalla Luna e si discosta da Dio. Lascia la Natura e il posto assegnatogli da Dio. Lascia la certezza e cammina per una via senza nome e senza destinazione, verso un futuro senza risposte, schiavo del proprio destino.
Dicevo prima, che questo è solo uno dei possibili risultati del lavoro. Infatti, tenendo fermo il paradigma di indizio (il codice genetico del progetto) e scegliendo invece altre immagini, saremmo arrivati ad un altro risultato, un altro scenario,un, altra architettura, ma con identiche caratteristiche di "specie".
"Laudato sì, mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'hai formate clarite et preziose et belle..."