NOTIZIE SUL TESTO
E' uno dei grandi idilli, e appartiene percio' per composizione al terzo tempo della lirica leopardiana (1828-1830).
Nell'edizione napoletana tuttavia il Leopardi colloco' "Il passero solitario" prima dei "Piccoli Idilli", composti tra il 1819 e il 1821,
quasi a segnarne il distacco di contenuto e di forma dalle canzoni civili e filosofiche.
" Il passero solitario", espressione tipica del cosidetto "pessimismo individuale", e' il canto della solitudine del giovane Leopardi
che si sente escluso dal consorzio degli altri uomini.
La poesia si divide in due parti : la prima e' descrittiva e narrativa, la seconda e' riflessiva.
Nella prima parte (vv.1-44), Leopardi, dopo aver descritto la primavera, paragona la propria vita a quella del passero.
Nella seconda parte (vv.45-fine), di carattere ragionativo, il poeta rileva la differenza fra lui e il passero.