" CORSO DI RAPPRESENTAZIONE "

Prof. E.Colabella

Studente: Galbiati Francesco

Matricola: 176521

I luoghi di Leopardi:

"DIALOGO DI UN VENDITORE DI ALMANACCHI E DI UN PASSEGGERE"

Venditore. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi ?

Passeggere. Almanacchi per l'anno nuovo ?

Venditore. Sì signore.

Passeggere. Credete che sarà felice quest'anno nuovo ?

Venditore. Oh illustrissimo sì, certo.

Passeggere. Come quest'anno passato ?

Venditore. Più più assai.

Passeggere. Come quello di là ?

Venditore. Pìù più illustrissimo.

Passeggere. Ma come qual altro ? Non vi piacerebb'egli che l'anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?

Venditore. Signor no, non mi piacerebbe.

Passeggere. Quanti anni nuovi sono passati da che voi vendete almanacchi ?

Venditore. Saranno vent'anni, illustrissimo.

Passeggere. A quale di codesti vent'anni vorreste assomigliasse l'anno venturo ?

Venditore. Io? Non saprei.

Passeggere. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice ?

Venditore. No in verità, illustrissimo.

Passeggere. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero ?

Venditore. Cotesto si sa.

Passeggere. Non tornereste voi a vivere cotesti vent'anni e anche tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste ?

Venditore. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.

Passeggere. Ma se aveste a rifare la vita che avete fatto ne più ne meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che avete passati ?

Venditore. Cotesto non vorrei.

Passeggere. Oh che altra vita vorreste rifare ? la vita ch'ho fatto io, o quella del principe o di chi altro ? O non credete che io o il principe o chiunque altro, risponderebbe come voi per l'appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro ?

Venditore. Lo credo cotesto.

Passeggere. Nè anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo ?

Venditore. Signor no davvero, non tornerei.

Passeggere. Oh che vita vorreste voi dunque ?

Venditore. Una vita così, come Dio me la mandasse, senz'altri patti.

Passeggere. Una vita a caso, enon saperne altro avanti, come si sa dell'anno nuovo.

Venditore. Appunto.

Passeggere. Così vorrei ancor io se avessi di rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è di opinione che sia stato più o di più il male che gli è toccato, che il bene; se apatto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non è la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincierà a trattar bene voi e me e tutti gli altri. E si principierà la vita felice ? Non è vero ?

Venditore. Speriamo.

Passeggere. Dunque mostratemi l'almanacco più bello che avete.

Venditore. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.

Passeggere. Ecco trenta soldi.

Venditore. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi: lunari nuovi.

(Giacomo Leopardi)

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