"La Quiete dopo la Tempesta"
Passata e' la tempesta:
odo augelli far festa, e la gallina,
tornata in su la via,
che ripete il suo verso. Ecco il sereno
rompe la' da ponente, alla montagna;
sgombrarsi la campagna,
e chiaro nella valle il fiume appare.
[...]
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, si gradita
quand'è com'or, la vita?
Quando con tanto amore
l'uomo ai suoi studi intende?
O torna all' opre? O cosa nuova imprende?
Quando de' mali suoi men si ricorda?
piacer figlio d'affanno;
gioia vana, ch'è frutto
del passato timore, onde si scosse
e paventò la morte chi la vita abborria;
onde in lungo tormento,
fredde, tacite, smorte,
sudar le genti e palpitar, vedendo
mossi alle nostre offese
folgori, nembi e vento.
"Alla LUNA"
E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l'etate
del mio dolore, [...]
[...] Oh come grato occorre [...]
[...] il rimembrar delle passate cose.