POLITECNICO DI MILANO

FACOLTA' DI ARCHITETTURA

Anno accademico 1997/98

Corso di rilievo e rappresentazione

Prof: E. Colabella

 

 

 

 

 

Allievo: FONTANA GIANLUCA

Matricola: 176320

 

 

 

L'INFINITO

Di: Giacomo Leopardi

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,

e questa siepe, che da tanta parte

dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati

spazi di là da quella, e sovrumani

silenzi, e profondissima quiete

io nel pensier mi fingo; ove per poco

il cor non si spaura. E come il vento

odo stormir tra queste piante, io quello

infinito silenzio a questa voce

vo comparando: e mi sovvien l’eterno,

e le morte stagioni, e la presente

e viva, e il suon di lei. Così tra questa

immensità s’annega il pensier mio:

e il naufragar m’è dolce in questo mare.

 

PARADIGMA

RILIEVO

 

FASE PROGETTUALE

 

Le immagini

Immagine 1

 

 

Immagine 2

 

Immagine 3

 

MATRICE DI PROGETTO

 

 

La scelta delle immagini che compongono la mia matrice è derivata dal fatto che nella poesia vi sono citati molti aspetti della natura in particolar modo evocate da memorie e meditazioni dell'autore: (colle, siepe, vento,piante, stagioni, mare). Tenendo conto di questi aspetti e basandomi sulla geometria del mio paradigma ho ritenuto pertinente utilizzare l'immagine del cristallo di quarzo trasparente come evocatore della complessità degli eventi naturali che compongono elementi inerti in configurazioni più o meno ordinate o disordinate. La foglia invece mi ha evocato la sensazione di rigore e ordine naturale come se dietro a tutto ciòl ci fosse una sorta di progetto di forme di vita. Il pianeta urbano infine è forse l'esempio che può espandere i concetti precedenti di ordine e disordine, finito ed infinito in un luogo non ancora del tutto conosciuto dall'uomo e cioè l'universo. qUesto mi ha permesso di concepire lo spazio vitale come la coesistenza di un micro cosmo inserito in un più generale macrocosmo.

 

IL PROGETTO