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L' ALBERO

A prima vista l' immagine di quest' albero ha suscitato in me una sorta di inquietudine. I rami contorti, la venatura labirintica del legno, la solitudine dell' albero nel paesaggio desertico e i colori rosso e arancio quasi infuocati mi hanno confusa. Quest' elemento della natura, fonte di vita per antonomasia, simboleggia, a mio avviso, la realtà terrena che tanto fa soffrire il poeta e che in questo caso, anche per me, è fonte di riflessione sulla vanità e il non senso delle cose terrene.

 

 

"Sempre caro mi fu quest' ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell' ultimo orizzonte il guardo esclude."

 

"E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando…"

 

 LA NUVOLA

La nuvola rappresentata in questa fotografia sovrasta una montagna in ombra. La nuvola dà la sensazione di essere leggera e accompagna l' osservatore verso la nuova dimensione del cielo. Tuttavia costituisce una sorta di barriera perché si contrappone tra l' uomo e il cielo infinito. E' per questo che, secondo il mio parere, rappresenta in modo forse non troppo evidente, lo stato che dopo la riflessione sulla natura permette di addentrarsi nel mondo della fantasia che porterà poi al sentimento e ad una nuova dimensione.

 

 

"Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete…"

 

"…e mi sovvien l' eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei."

 

IL MARE

Quando ci si immerge completamente nell' acqua del mare e si prova ad aprire gli occhi o addirittura a parlare, la sensazione di trovarsi in un' altra dimensione è fortissima. I movimenti sono più facili e le posizione più bizzarre sembrano semplici; la voce è diversa, sembra quasi a rallentatore. L' emozione più importante è senz' altro quella che, guardando verso il largo, ci si sente parte di un' altra realtà senza confini: ci si appropria dell' infinito.

 

 

 

"…io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura."

 

" Così tra questa immensità s' annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare."

 

 

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