Nel mio paradigma il cerchio rappresenta il mondo. Il mondo (il reale) può essere quello che noi percepiamo, come sosteneva Berkeley con il suo solipsismo: "esse est percepi". La vita rispecchia il nostro umore. Ci sembra bella o brutta in base alle nostre sensazioni o alle nostre esperienze. Ci sono però diversi livelli di lettura: il mondo come lo vediamo ed intendiamo noi, dove noi siamo al centro del nostro universo. E il mondo inteso come realtà, che noi possiamo solo percepire grazie alle nostre capacità mentali e che continua ad "essere" anche senza di noi. |
In modo arbitrario ho diviso la vita del Leopardi in due periodi (rosso e blu): prima e dopo aver scritto "A SE STESSO". Semplificando, posso dire che l'uomo può porsi nei confronti del mondo in questi due modi: 1 (ROSSO): sentimento di speranza 2 (BLU): delusione del mondo |
Queste due visioni della vita non si escludono a vicenda. Si può tagliare a metà un limone, ma per considerarlo tale non si può prescindere dall'immagine unica. Così la vita, in qualunque modo la si prenda riconduce all'essere, al mondo inteso come unità. |