CANTO NOTTURNO
DI UN PASTORE ERRANTE DELL' ASIA



Che fai tu, luna, in ciel?....
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti;...
Somiglia alla tua vita
La vita del pastore....
Dimmi, o luna: a che vale
Al pastor la sua vita,
La vostra vita a voi?.....


Vecchierel bianco, infermo,
Mezzo vestito e scalzo....
Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
Al vento, alla tempesta, e quando avvampa
L'ora, e quando poi gela,...
L'acero, sanguinoso; infin ch'arriva
Cola' dove la via
E dove il tanto affaticar fu volto:
Abisso orrido, immenso,
Ov'ei precipitando, il tutto oblia.
Vergine luna, tale
E' la vita mortale.


Nasce l'uomo a fatica,
Ed e' rischio di morte il nascimento....
Se la vita e' sventura,
Perche' da noi si dura?
Intatta l'una, tale
E' lo stato mortale.
Ma tu mortal non sei,
E forse del mio dir poco ti cale.
Pur tu, solinga, eterna peregrina,....
...., tu forse intendi, questo viver terreno,......
E tu certo comprendi
Il perche' delle cose, e vedi il frutto
Del mattin, della sera,
Del tacito, infinito andar del tempo.....
Mille cose sai tu, mille discopri,
Che son celate al semplice pastore.....
....Ma tu certo,
Giovinetta e immortal, conosci il tutto.


O greggia mia che posi, o te beata
Che la miseria tua, credo, non sai!
Quanta invidia ti porto!.....
.....Ogni estremo timor subito scordi; Ma piu' perche' giammai tedio non provi.
....,sovra l'erba,
Tu se queta e contenta;...
Ed io pur seggo sovra l'erba, all'ombra,
E un fastidio mi ingombra....
Dimmi: perche' giacendo
A bell'agio, ozioso,
S'appaga ogni animale;
Me, s'io giaccio i riposo, il tedio assale?