L'articolata struttura che si spiega di fronte a noi, non alimenta altro che una stimolante volontà di osservarla in tutte le sue parti, magari anche per comprendere la sua funzione. L'attenzione degli spettatori identifica a mio avviso in modo esemplare l'atto di guardare. Questo fenomeno è chiaramente amplificato dalla moltitudine di osservatori  presenti in sala.
 
E' qualcosa di poderoso ad impedire al "Caino" di G. Dupré di guardare di fronte a lui, ma ciò non toglie, anzi fa capire, che l'uomo stia osservando quello che succede a pochi passi.
L'atto di guardare dei Moai dell'Ester Island è una delle immagini più suggestive e misteriose. E' misterioso anche ciò che loro sono intenti ad osservare. Forse loro sono un ponte con qualcosa che occhi umani  non vedono.