FACOLTA' DI ARCHITETTURA
Prof. : Enrica Colabella
I LUOGHI DI
LEOPARDI
Sempre caro mi fu
quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m`è dolce in questo mare.
siepe,
interminati spazi
sovrumani silenzi,
profondissima quiete
fingo;
infinito silenzio
immensità
PRIMA INTERPRETAZIONE
La prima sensazione che ho tratto dalla lettura di questo testo e il rapporto di forzata convivenza tra le infinite direzioni che il pensiero puo intraprendere e i limiti (fisici e non) con cui deve confrontarsi.
LE CATEGORIE
IL PARADIGMA INDIZIARIO
MATRICI FORMALI
INFINITE DIREZIONI
Le diverse possibilita che ci vengono offerte e tra cui dobbiamo scegliere.
LIMITE
Cio che viene codificato come regola.
LA GENERAZIONE DEL LUOGO FISICO
IL LUOGO FISICO
IL RILIEVO