Politecnico di
Milano
Facoltà di
architettura
A.A. 1997/98
Corso di
rilevamento e rappresentazione
Stud: Peroni
Camilla
N. matr. 172700
LA SERA AL DI'
DI FESTA
Dolce e chiara e' la
notte e senza vento
e questa sovra i tetti e in mezzo agli orti
posa la luna, e di lontan rivela
serena ogni montagna . O donna mia,
gia' tace ogni sentiero, e pei balconi
rara traluce la notturna lampa:
tu dorni, che t'accolse agevol sonno
nelle tue chete stanze ; e non ti morde
cura nessuna ; e gia'non sai ne' pensi
quanta piaga m'apristi in mezzo al petto .
Tu dormi : io questo ciel, che si benigno
appare in vista, a salutar m'affaccio,
e l'antica natura onnipossente,
che mi fece d'affanno .
LA VITA SOLITARIA
La mattutina pioggia,
allor che l'ale
battendo esulta nella chiusa stanza
la gallinella, ed al balcon s'affaccia
l'abitator de' campi, e il Sol che nasce
i suoi tremuli rai fra le cadenti
stille saetta, alla capanna mia
dolcemente picchiando, mi risveglia
[...]
Talora m' assido in solitaria parte,
sovra un rialto, al margine di un lago
di taciturne piante incoronato .
L' INFINITO
Sempre caro mi fu quest'
ermo colle
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude .
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di la' da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura . E come il vento
odod stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando : e mi s'ovvien l' eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei . Cosi' tra questa
immensita' s' annega il pensiermio :
e il naufragar m'e' dolce in questo mare
PRIMA
INTERPRETAZIONE
LA SERA AL DI' DI
FESTA
- Tranquillità che si
trova nella NOTTE (paesaggio tranquillo: "...serena ogni
montagna")
- Intreccio di SENSAZIONI e
di PENSIERI:
Contemplazione
Meditazione
Ma tutto porta alla
SOLITUDINE
VITA SOLITARIA
- Descrizione del
paesaggio:
che manifestano ALLEGRIA
- Si estranea; sembra che
ciò che lo circonda non lo "tocchi"
(come se tutto rimbalzasse
via)
- Quindi si ISOLA: ammira;
solitudine
PARADIGMA
INDIZIARIO
MATRICI FORMALI
Il ragionamento seguito per
ottenere un luogo di Leopardi, e quindi le matrici formali, si
basa sulla mia prima interpretazione (poi anche utilizzata per il
paradigma).
Il fulcro, intorno a cui
ruota tutto (sia il paradigma che il luogo), e' la solitudine,
che puo' essere individuata da un punto o una sfera.
Un altro punto importante
e' il paesaggio; infatti la mia analisi dei testi di Leopardi si
basa sulla sua visione ed interpretazione di cio' che gli sta
intorno. Leopardi guarda, osserva, ma non fa penetrare in lui i
sentimenti che gli provoca cio' che vede, se non in vena
pessimistica, cosa che non fa che accrescere il suo senso di
solitudine.
Quindi cio' che cercavo era
un luogo che riuscisse ad unire tutto questo mio ragionamento
interpretativo; un luogo carico del senso di solitudine ma che
allo stesso tempo permettesse una visione di un paesaggio.
IL LUOGO FISICO
IL RILIEVO