Politecnico di Milano

Facolta' di Architettura

Corso di Disegno e Rappresentazione

A.A. 1997/98

Docente: E. Colabella

Studente: Fedeli Emanuela

Matricola n 172375


I luoghi di Leopardi


La quiete dopo la tempesta

Passata e' la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe la' da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio,
Torna il lavoro usato.
L'artigiano a mirar l'umido cielo,
Con l'opra in man, cantando,
Fassi in su l'uscio; a prova
Vien fuori la femminetta a cor dell'acqua
Della novella piova;
E l'erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornaliero.
Ecco il sol che ritorna, ecco che sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazze e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passegger che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Si'dolce, si'gradita
Quand'é, com'or, la vita?
Quando con tanto amore
L'uomo a'suoi studi intende?
O torna all'opre? o cosa nova imprende ?
Quando de'mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d'affanno;
Gioia vana, ch'é frutto
Del passato timore, onde si scosse
E pavento'la morte
Chi la vita abborria;
Onde in lungo tormento,
Fredde, tacite, smorte,
Sudár le genti e palpitár, vedendo
Mossi alle nostre offese
Folgori, nembi e vento.
O natura cortese,
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
E'diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
Nasce d'affanno, é gran guadagno. Umana
Prole cara agli eterni ! assai felice
Se respirar ti lice
D'alcun dolor; beata
Se te d'ogni dolor morte risana.


Da i "Canti" di Giacomo Leopardi



PRIMA INTERPRETAZIONE DEL TESTO



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IL RILIEVO DI RECANATI: I LUOGHI REALI DI LEOPARDI