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I LUOGHI DI LEOPARDI

 

Versi tratti da:

Il passero solitario (da Canti, 1835)

 

 

D'in su la vetta della torre antica,

 

Passero solitario, alla campagna

 

Cantando vai finché non more il giorno;

 

Ed erra l'armonia per questa valle.

5

Primavera dintorno

 

Brilla nell'aria, e per li campi esulta,

 

Sì ch'a mirarla intenerisce il core.

 

Odi greggi belar, muggire armenti;

 

Gli altri augelli contenti, a gara insieme

10

Per lo libero ciel fan mille giri,

 

Pur festeggiando il lor tempo migliore:

 

Tu pensoso in disparte il tutto miri,

 

Non compagni, non voli,

 

Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;

15

Canti, e così trapassi

 

Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.

 

 

 

Oimè, quanto somiglia

 

Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,

 

Della novella età dolce famiglia,

20

E te german di giovinezza, amore,

 

Sospiro acerbo de' provetti giorni,

 

Non curo, io non so come; anzi da loro

 

Quasi fuggo lontano;

 

Quasi romito, e strano

25

Al mio loco natio,

 

Passo del viver mio la primavera.