Recanati
è una città che vive nel culto di un eccelso poeta come Giacomo
Leopardi, e nel ricordo, meno remoto e forse più intimamente affettuoso
del tenore Beniamino Gigli. Recanati è talmente ricca di memorie
leopardiane che non è davvero il caso di farne oggetto di un tour
veloce: si tratta, al contrario, di una città della quale bisogna
leggere le atmosfere particolari attraverso una precisa individuazione
dei luoghi cantati dal poeta, e una serena contemplazione. Così,
per visitare la città, è consigliabile rileggere prima qualche
pagina e qualche lirica di Leopardi: ad esempio "A Silvia", "L'infinito",
"Il passero solitario". Da notare, per inciso, che Recanati ha avuto
momenti di storia importanti nell'alto Medioevo e nei secoli successivi.
Il Comune sorse nel XII secolo a causa della necessità di difendere
gli abitanti dalle scorrerie degli osimani. Federico Il conferì
alla città il diritto di costruire un porto (l'attuale Porto Recanati).
Quindi la città fu attraversata da lotte tra guelfi e ghibellini.
Unita la sede episcopale a quella di Loreto, nel 1592, l'importanza del
centro scemò rapidamente.
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