Politecnico di Milano

Facolta' di Architettura - A.A. 1997/98

Corso di Disegno e Rappresentazione

Docente: prof.ssa E. Colabella

Studente: Porta Chiara

Matricola n. 171985

I LUOGHI DI LEOPARDI


La sera del di' di festa


Dolce e chiara e' la notte e senza vento,
e queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
posa la luna, e di lontan rivela
serena ogni montagna. O donna mia,
gia' tace ogni sentiero, e pei balconi
rara traluce la notturna lampa:
tu dormi, che t'accolse agevol sonno
nelle tue chete stanze; e non ti morde
cura nessuna; e gia' non sai ne' pensi
quanta piaga m'apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che si' benigno
appare in vista, a salutar m'affaccio,
e l'antica natura onnipossente,
che mi fece all'affanno. A te la speme
nego, mi disse, anche la speme; e d'altro
non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Questo di' fu solenne:
or da' trastulli
prendi riposo; e forse ti rimembra
in sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
piacquero a te: non io, non gia', ch'io speri,
al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo
quanto a viver mi resti, e qui per terra
mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi
in cosi' verde etate! Ahi, per la via
odo non lunge il solitario canto
dell'artigian, che riede a tarda notte,
dopo i sollazzi, al suo povero ostello;
e fieramente mi si stringe il core,
a pensar come tutto al mondo passa,
e quasi orma non lascia.
Ecco e' fuggito
il di' festivo, ed al festivo il giorno
volgar succede,
e se ne porta il tempo
ogni umano accidente. Or dov'e' il suono
di que' popoli antichi?
or dov'e' il grido
de' nostri avi famosi, e il grande impero
di quella Roma, e l'armi, e il fragorio
che n'ando' per la terra e l'oceano?
Tutto e' pace e silenzio, e tutto posa
il mondo, e piu' di lor non si ragiona.
Nella mia prima eta', quando s'aspetta
bramosamente il di' festivo, or poscia
ch'egli era spento, io doloroso, in veglia,
premea le piume;
ed alla tarda notte
un canto che s'udia per li sentieri
lontanando morire a poco a poco,
gia' similmente mi stringeva il core.

(Da i "Canti" di Giacomo Leopardi)


LETTURA DEL TESTO POETICO: INDIVIDUAZIONE DELLE CATEGORIE



IL PARADIGMA INDIZIARIO: ESPLICITAZIONE DELL'IDEA



DALL'ASTRAZIONE SOGGETTIVA AGLI ESEMPI REALI



LE MATRICI FORMALI



GLI SCENARI: I LUOGHI POSSIBILI



IL RILIEVO DI RECANATI: I LUOGHI REALI DI LEOPARDI