Per sviluppare un sistema di regole e quindi matrici che fossero legate agli obiettivi mi sono mossa su due fronti, “2D” e “3D” che rappresentassero due modi di affrontare l’interpretazione degli aggettivi scelti.

Il 2D, la bidimensionalità , legata agli immaginari di riferimento con lo scopo di comprenderne meglio i significati profondi attraverso l’astrazione.

Il 3D, la tridimensionalità virtuale della modellazione al computer, legata all’esplorazione delle possibilità di formalizzazione dei concetti e dei significati degli aggettivi con lo scopo di arrivare alla “concretezza”,
la realizzazione del modello del mio albero.