dall'alto: "la victorine"-scenografia per la prima scena di "effetto notte"; françois truffaut e jacqueline bisset in 
 
 
una scena di "effetto notte"; "antoine" e "christine", protagonisti di "baci rubati"
truffaut come regista, come personalità del mondo del cinema, è un riferimento per me fondamentale. vedo in lui, nei suoi film quella che è la passione del cinema per il cinema nella sua totalità ...credo che lo scritto che segue, oltre alla sua filmografia ed in particolare al film "citato" dalle immagini qui sopra cioè "effetto notte", ne renda l'idea meglio di quanto io possa tentare di esprimerla.
 I miei primi duecento film li ho visti in clandestinità, disertando la scuola o entrando in sala senza pagare- attraverso le uscite di sicurezza o le finestre dei gabinetti- oppure approfittando, di sera, dell’assenza dei miei genitori e con la necessità, quindi, di trovarmi a letto fingendo di dormire al loro rientro.Pagavo questo piacere con forti mal di pancia, lo stomaco imbarazzato, i capelli dritti dalla paura, tutto preso da un senso di colpa che non poteva che sommarsi alle emozioni che mi procurava lo spettacolo…
Mi chiedono spesso in quale momento  della mia cinéphilie ho provato il desiderio di diventare regista o critico e veramente non lo so; so soltanto che volevo avvicinarmi sempre più al cinema.
Un primo stadio è dunque consistito nel vedere molti film, un secondo nell’annotare, uscendo dal cinema, il nome del regista, un terzo nel rivedere spesso gli stessi film e nel fare le mie scelte in funzione del regista. Ma il cinema, in questo periodo della mia vita, agiva come una droga al punto che il cine-club che ho fondato nel 1947 portava il nome pretenzioso ma rivelatore di “Cercle Cinémane”. 
Mi capitava spesso di vedere lo stesso film cinque o sei volte nello stesso mese senza essere capace di raccontarne correttamente la sceneggiatura perché, in questo o in quel momento, una musica che si alzava, un inseguimento nella notte, i singhiozzi di un’attrice mi inebriavano, mi facevano decollare e mi trascinavano più lontano del film stesso…

François Truffaut

Da “I film della mia vita” di François Truffaut – tascabili Marsilio