LA SIMULAZIONE DEGLI SCENARI

A rendere più complesso il progetto contribuisce l’attivazione di procedure per la determinazione dei rapporti volumetrici tra le diverse trame geometriche scaturite dai paradigmi organizzativi.

 

A tal fine si è optato per l’individuazione di un numero per costituire una sorta di divina proporzione tra le parti, tale da armonizzare il tutto come il corpo umano.

 

Nello specifico ai volumi si è dato come multiplo di 1,618 ovvero del NUMERO D’ORO.

 

Se moltiplichiamo la distanza che, in un individuo adulto e proporzionale, va dall’ombellico sino a terra per 1,618 otteniamo la statura del soggetto in esame.

Così se moltiplichiamo la distanza dal gomito alla mano con le dita tese per 1,618 otteniamo la lunghezza del braccio.La distanza che va dall’anca al ginocchio moltiplicata per il numero d’oro ci darà la lunghezza della gamba dall’anca al malleolo.

 

Allo stesso modo abbiamo dimensionato le altezza per ottenere tali scenari.

 

 

   

 

In seguito individuati i volumi secondo una gerarchia di importanza, dalla sagoma di Picasso fino  al fascio luminoso, ho attribuito le proprietà materiche (spessore,materiale e tessitura) ad ogni elemento geometrico facendolo diventare una porzione costruttiva di una ipotetica architettura.

 

  

 

In fine, reiterando questa dinamica evolutiva, giungiamo alla scelta dei punti vista della simulazione tridimensionale per optare, tra tutti i possibili,per quello che meglio formalizza lo scenario progettuale

 

 

 

 

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