.... eccomi qui  iscritta all'ultimo anno di ingegneria ad affrontare il laboratorio di sintesi finale... un traguardo che a volte non riuscivo nemmeno ad immaginare....
E' stata una grande avventura.... l'avventura della progettazione, dell'architetto, dell'ingegnere... un continuo confronto con docenti e  compagni che ora sono amici....

"quello dell'architetto è un mestiere avventuroso. Un mestiere di frontiera, in bilico tra arte e scienza, al confine tra il coraggio dell'invenzione e la prudenza della storia. L'architetto fa il mestiere più bello del mondo ...perchè su un piccolo pianeta dove tutto è già stato scoperto progettare è una delle più grandi avventure possibili...

  Ovviamente è l'impatto con un nuovo progetto, con il foglio bianco  la cosa che più spaventa... cercherò in questa sede "Non una  filosofia della progettazione ma solo riflessioni su tracce di percorso. Un inseguire i propri immaginari, che si sviluppano con la casualità  e l'imprevedibilità del pensiero soggettivo."

     
                                                                  

"La sensazione di vuoto, all'inizio di un percorso progettuale, è dovuta essenzialmente alla necessità di cambiare stato, da uno stato di equilibrio ad una dinamica evolutiva. Solo quando sarà stata innescata questa dinamica evolutiva il progetto potrà aver luogo, e tutto sarà nella "norma", ossia all'interno di una logica progettuale, una logica di sviluppo. Questa logica progettuale è lo specifico e riconoscibile strumento di ogni progettista, che lo differenzia ed identifica dagli altri. Ma è una logica esclusivamente di trasformazione, di morfogenesi...."
... attraverso le sensazione fatte nascere dalla realtà che ci circonda... PROGETTERO'!!

                                                                                                                       



...."E che cos’è lavorare con amore?

È tessere un abito coi fili del cuore,

come se dovesse indossarlo il vostro amato.



È costruire una casa con dedizione,

come se dovesse far dimora il vostro amato.

È spargere teneramente i semi e assaporare il piacere

del raccolto con soddisfazione,

come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.

È sprigionare in tutto ciò che fate

l’alito del vostro spirito,

È sapere che tutti i venerati morti

vigilano intorno a voi.

Spesso vi ho udito dire,

come se parlaste nel sonno:

«Chi scolpisce il marmo,

e scopre la forma della propria anima

nella pietra, è più nobile di chi coltiva la terra.

E chi afferra l’arcobaleno

e lo stende sulla tela in immagine umana,

è superiore a chi

fabbrica sandali per i vostri piedi».

Ma io vi dico che non è nel sonno,

ma nel vigile e pieno mezzogiorno,

che il vento carezzevolmente

parla sia alla quercia gigante

che al più piccolo filo d’erba;



E che è grande soltanto chi trasforma

il languore del vento in un canto,

reso ancora più dolce dal proprio amore.

Il lavoro è lo specchio dell’amore.

E se non riuscite a lavorare con amore,

ma solo con disgusto, è meglio per voi

smetterlo e, seduti alla porta del tempio,

accettare l’elemosina da chi lavora con gioia".....


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