Scenario 2:
Rispetto allo scenario 1, in quest'ultimo assistiamo ad un aumento di complessità del sistema con l'ottenimento, previa applicazione del proprio codice di trasformazione di elementi "funzionali". Il cavatappi non è più un episodio a se stante ma si integra in un sistema matriciale 2x2 che acquista nuove dimensioni e caratteristiche funzionali. Come suggerito dal paradigma, gli episodi"A, B, C" sono accorpati gli uni agli altri mentre i collegamenti "d, e" risultano essere la copertura e lo spazio di connessione orizzontale.
SI assiste quindi ad un cambio di scala del progetto dove il "cavatappi" diventa parte dello stesso e non sua immagine finita.
Applicazione del codice per la creazione dello scenario:
ELEMENTI FUNZIONALI:
Nello sviluppo di questo scenario la struttura tubolare di sostegno alla copertura è dimensionata in modo tale da essere 1/8 del modulo di base ed avendo una disposizione degli elementi caratterizzanti, cavatappi, sul piano con un angolo di 30° rispetto ai lati corti del palco.All'interno di questo scenario si intuisce come la reciprocità del paradigma in cui l'episodio di partenza A possa diventare sia quello terminale che il contenitore degli altri seguendo la dinamicità e rispettando la molteplicità di visioni interpretative, porti il fruitore dello spazio ad una percezione dello spazio mutevole in corrispondenza del punto in cui si trova nel complesso. Se si trova nell'ascensore, il suo punto focale diventa l'elemento a "cavatappi" che ingloba al suo interno le caratteristiche del paradigma come già definito nello scenario 1, mentre se si aumenta la dimensione e si guarda al sistema nella sua forma più complessa, lo stesso elemento prima terminatore diventa quello di partenza nell'ambito della percezione dell'ambiente costruito.
Vista assonometrica del complesso
Vista frontale
Vista prospettica