Non posso
cantare,
perché la mia voce romperebbe
ogni vetro
Non posso dipingere,
perché le mie tele sarebbero
più angosciose dell’ Urlo
Non posso suonare il piano,
perché i miei accordi
risulterebbero più stridenti del Pierrot Lunaire
Non posso esprimermi
Per il terrore di vedere
esplicitato nella realtà l’orrore che ho dentro
E allora la mia mente rimane anchilosata non meno della mia mano
E con un vomito dentro che marcisce
sempre più,
desidero solo non pensare,
se possibile, mai più.