Quanti tempi e quante
vite sono scivolate via da te
come il fiume che ti
passa attorno
tu che hai visto nascere
e morire gli antenati miei
lentamente giorno dopo
giorno
ed io l'ultimo ti chiedo
Ma e' inutile cercare
le parole
la pietra antica non
emette suono
o parla come il mondo
come il sole
parole troppo grandi
per un uomo
e te li senti quei legami
i ritiantichi e i miti
del passato
e te li senti dentro
come mani
Ma che senso esiste in
tutto cio' che e' dato
dentro i muri tuoi
Tutto e' morto e nessuno
l'ha mai saputo
o solamente non ha senso
chiedersi
io piu' mi chiedo
e meno ho conosciuto
E io l'ultimo ti chiedo
se cosi' sara'
per un altro dopo che
vorra' capire
e se l'altro dopo qui
trovera'
il solito silenzio senza
fine...
La casa
e' come un punto di memoria
le tue radici
danno la saggezza
e proprio questa e'
forse la risposta
E PROVI UN GRANDE SENSO DI DOLCEZZA. "